TEGLIO (SO) DOMENICA 20 SETTEMBRE
h. 11.30 Chiesa di San Lorenzo
Conferenza di Giorgio Baruta e Silvana Onetti
h. 12.oo Palazzo Besta
Visita guidata alla Sala della Creazione e alla Sala da pranzo
h. 12.30 Palazzo Besta
Aperitivo nel Cortile d'Onore
ingresso € 2.00
ridotto € 1.00
ANDAR PER
FRUTTI.
Le immagini della Natura nella Stagione del Rinascimento valtellinese.
“Nel
Rinascimento valtellinese ebbero grande fortuna i temi ripresi dalla
classicità. Immagini della Natura sono affrescate nei saloni di Palazzo Besta,
coppe di frutta sono scolpite nei portali delle chiese; bordure e bouquet
decorano i palazzi con ortaggi, melograni, pere, mele; ricorrenti le immagini
dell’uva, ancora coltivata sui terrazzamenti retici, che formano un
paesaggio unico.
Nei
riferimenti al Mantegna e a Raffaello si legge il richiamo alle fonti antiche
della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, ma anche un segno d’amore per la
propria terra, la “felicissima valle” citata nel Commentario di Hortensio
Lando.
Una sequenza
di immagini metterà a confronto i prodotti del territorio con le opere d’arte
rinascimentali che li rappresentano, visibili negli affreschi di Palazzo Besta
(XVI sec.) durante la visita guidata.
In omaggio
all’arte e alla stagione del raccolto, l’evento sarà allietato da un aperitivo
a base di prodotti tipici, in atmosfera rinascimentale e campestre tra festoni
e coccarde"
L'immagine degli affreschi di Palazzo Besta sono su gentile concessione del MIBACT Polo Museale Regionale della Lombardia. E' vietata ogni riproduzione
GEROLA ALTA (SO) SABATO 19 SETTEMBRE
h. 17.30 Sala conferenze del Comune di Gerola
Conferenza di Silvana Onetti e Cirillo Ruffoni
STORIA DI UN SALUME ANTICO. Dalle valli alpine alla pianura
“Il Messisbugo, scalco di corte dei duchi d’Este e contemporaneo
dell’Ariosto, nel 1549 descrive sotto il nome “Mortadelle de figato” gli
ingredienti e la preparazione di un salume speziato.
E’ risaputo che l’origine della rinomata “Salama da sugo” ferrarese è
nella mortadella di fegato valtellinese. Documenti, poemetti, ricerche,
attestano nei secoli l’emigrazione stagionale dalle valli del Bitto, da
Morbegno, da Bormio per confezionar salumi a Ferrara e a Mantova, portando gli
attrezzi e la perizia di una manodopera altamente specializzata, in seguito
rimpianta nelle pianure.
L’Ecomuseo della Valgerola ha raccolto nei racconti degli anziani i
rituali di una tradizione che oggi sopravvive nei salumifici e nelle piccole
produzioni familiari facendo i conti con il progressivo abbandono della
montagna. L’allevamento del suino semibrado, che fornisce carni di altissima
qualità per i prodotti tipici, potrebbe essere un modo per salvare un
territorio e le sua tradizione guardando al domani.”