giovedì 17 settembre 2015

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2015 * 19 e 20 SETTEMBRE

*GRANDI EVENTI MIBACT





TEGLIO (SO) DOMENICA 20 SETTEMBRE   
h. 11.30 Chiesa di San Lorenzo
Conferenza di Giorgio Baruta e Silvana Onetti
h. 12.oo Palazzo Besta 
Visita guidata alla Sala della Creazione e alla Sala da pranzo  
h. 12.30 Palazzo Besta 
Aperitivo nel Cortile d'Onore

ingresso € 2.00
ridotto € 1.00
ANDAR PER FRUTTI. 
Le immagini della Natura nella Stagione del Rinascimento valtellinese.
“Nel Rinascimento valtellinese ebbero grande fortuna i temi ripresi dalla classicità. Immagini della Natura sono affrescate nei saloni di Palazzo Besta, coppe di frutta sono scolpite nei portali delle chiese; bordure e bouquet decorano i palazzi con ortaggi, melograni, pere, mele; ricorrenti le immagini dell’uva, ancora coltivata sui terrazzamenti retici, che formano un paesaggio unico.
Nei riferimenti al Mantegna e a Raffaello si legge il richiamo alle fonti antiche della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, ma anche un segno d’amore per la propria terra, la “felicissima valle” citata nel Commentario di Hortensio Lando.
Una sequenza di immagini metterà a confronto i prodotti del territorio con le opere d’arte rinascimentali che li rappresentano, visibili negli affreschi di Palazzo Besta (XVI sec.) durante la visita guidata.
In omaggio all’arte e alla stagione del raccolto, l’evento sarà allietato da un aperitivo a base di prodotti tipici, in atmosfera rinascimentale e campestre tra festoni e coccarde"


L'immagine degli affreschi di Palazzo Besta sono su gentile concessione del MIBACT Polo Museale Regionale della Lombardia. E' vietata ogni riproduzione



   
GEROLA ALTA (SO) SABATO 19 SETTEMBRE   
h. 17.30 Sala conferenze del Comune di Gerola 
Conferenza di Silvana Onetti e Cirillo Ruffoni
STORIA DI UN SALUME ANTICO. Dalle valli alpine alla pianura
“Il Messisbugo, scalco di corte dei duchi d’Este e contemporaneo dell’Ariosto, nel 1549 descrive sotto il nome “Mortadelle de figato” gli ingredienti e la preparazione di un salume speziato.
E’ risaputo che l’origine della rinomata “Salama da sugo” ferrarese è nella mortadella di fegato valtellinese. Documenti, poemetti, ricerche, attestano nei secoli l’emigrazione stagionale dalle valli del Bitto, da Morbegno, da Bormio per confezionar salumi a Ferrara e a Mantova, portando gli attrezzi e la perizia di una manodopera altamente specializzata, in seguito rimpianta nelle pianure.
L’Ecomuseo della Valgerola ha raccolto nei racconti degli anziani i rituali di una tradizione che oggi sopravvive nei salumifici e nelle piccole produzioni familiari facendo i conti con il progressivo abbandono della montagna. L’allevamento del suino semibrado, che fornisce carni di altissima qualità per i prodotti tipici, potrebbe essere un modo per salvare un territorio e le sua tradizione guardando al domani.”